La memoria delle piante

La memoria delle piante

“Mettere radici”, non solo nel terreno

Chi, più delle piante, è radicato al proprio territorio? Chi, più di loro, è attaccato al luogo dove è nato e cresciuto?

Credo proprio che le piante abbiano la capacità di riconoscere “la loro casa”, e che questo sia il motivo per il quale soffrono moltissimo i traslochi, soprattutto quelle più attempate che abbiamo tenuto per molti anni in un luogo che era loro favorevole. Ne ho avuto la prova tanti anni fa con la Dracaena di mio padre; un’esperienza che non potrò mai dimenticare.

La Dracaena nostalgica

Mio padre aveva nel suo studio una pianta di Dracaena fragrans. L’ha allevata con cura per anni: era bella, elegante e rigogliosa. La pianta stava quasi sempre là, nel suo posto tutto l’anno. Solamente in estate, quando andavamo in villeggiatura e la casa restava chiusa, tutte le piante dell’appartamento venivano spostate in giardino sotto il frondoso Leccio (Quercus ilex) -che si chiama “Clorinda”, come mia nonna- e che le proteggeva dall’eccessiva insolazione. Lì venivano affidate al giardiniere, che le innaffiava regolarmente durante la nostra assenza.
Una volta, al nostro rientro dalle vacanze, mio padre mi chiese di riportare la Dracaena al suo posto, nello studio. Quando andai a prenderla, aveva un aspetto molto sofferente e le foglie erano tutte afflosciate, nonostante la terra fosse umida. Riportai la pianta nello studio di mio padre e continuai con le mie faccende. Poco dopo, rientrai nello studio e, con mia estrema sorpresa, trovai la pianta completamente trasformata: le foglie erano di nuovo alte e turgide, ed era perfetta nell’aspetto. Provai una sensazione netta e fortissima; la pianta aveva riconosciuto subito il suo posto ed era felice di essere finalmente tornata a casa.

Un nuovo lieto fine

Qualche tempo fa ho dovuto portare in vivaio il mio Cactus “coda di scimmia” (Hildewintera colademononis), perché sul nostro balcone stavano effettuando dei lavori. Ho messo la pianta in serra, dove ha passato tutto l’inverno; lì ha avuto ottime cure e un posizionamento favorevole, ciononostante si è intristita.
Quando i lavori sulla facciata ovest sono finalmente terminati, la pianta è tornata a casa. Aveva sofferto molto ed era abbastanza deperita rispetto ad un anno prima. Fortunatamente però, la mia Hildewintera mi ha dimostrato di aver solo sofferto la nostalgia di casa, perché si è subito rinvigorita! 
Back to blog

Leave a comment

Please note, comments need to be approved before they are published.